La Fondazione per la Long Term Care dei Dipendenti del Settore del Credito (“Fondazione LTC”), ente filantropico a base partecipativa, costituisce continuazione e completamento delle attività che il Fondatore “Casdic – Cassa Nazionale di Assistenza Sanitaria per il Personale Dipendente del Settore del Credito” svolge nell’ambito dell’assistenza a soggetti che siano colpiti da eventi imprevisti ed invalidanti tali da comportare uno stato di non autosufficienza (Long Term Care).
In particolare, la mission della Fondazione LTC è di concedere contributi a fondo perduto a quegli enti che – in ottemperanza alle disposizioni di legge, e dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei quadri direttivi e del personale delle aree professionali nonché dei dirigenti dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali, stipulati dall’ABI e dalle organizzazioni sindacali di categoria, e delle intese e regolamenti aziendali, di volta in volta vigenti e applicabili – prestano assistenza a persone aventi diritto che siano colpite da eventi imprevisti ed invalidanti tali da comportare uno stato di non autosufficienza dell’individuo (qui di seguito, tale attività definita anche come “Long Term Care” o, in forma abbreviata, “LTC”).
La Fondazione si configura dunque come soggetto erogatore di contributi a quegli enti che ai sensi dei contratti collettivi del settore del credito prestano assistenza a a persone aventi diritto che siano colpite da eventi imprevisti ed invalidanti tali da comportare uno stato di non autosufficienza.
Come noto, tale attività è attualmente svolta dalla Casdic, Cassa di Assistenza Sanitaria per il Personale del Settore del Credito, nella quale sono presenti rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana e le Organizzazioni Sindacali Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, UGL, UilCa, e Unità Sindacale Falcri/Silcea.
La prestazione di tali servizi avviene attraverso il versamento alla Casdic da parte delle aziende creditizie di contributi annuali nella misura capitaria determinata dai CCNL applicabili.
Le attività svolte dalla Casdic nell’ambito del comparto LTC attengono dunque, da una parte, all’erogazione in senso ampio dei servizi LTC e, dall’altra parte, alla gestione del patrimonio LTC.
L’incremento del patrimonio LTC e il parallelo inevitabile ampliamento della platea dei soggetti che nel tempo verseranno in condizioni di non autosufficienza, in futuro renderà necessaria una sempre più articolata struttura organizzativa che consenta di mantenere l’Erogazione dei Servizi LTC e la Gestione del Patrimonio LTC a livelli elevati di qualità, efficacia ed efficienza, nel costante perseguimento di un trade-off rendimento/rischio coerente con le finalità di assistenza stabilite dalla contrattazione collettiva, che è fonte istitutiva dei Servizi di Assistenza LTC.
Infine, la sempre maggiore rilevanza che il settore del Long Term Care è destinato ad avere nell’ambito delle attività di assistenza socio-sanitaria, può rendere opportuno prevedere l’eventuale svolgimento, da parte della Casdic medesima e/o di sue articolazioni, di ulteriori attività, anche di formazione, ricerca e sviluppo, eventualmente avvalendosi dell’expertise e/o della collaborazione di altri soggetti, pubblici e/o privati (tra cui regioni, fondazioni attive nella ricerca scientifica, fondazioni bancarie, operatori di eccellenza del comparto sanitario, compagnie di assicurazione che abbiano maturato una significativa esperienza nella gestione del rischio LTC, ecc.), anche dotandosi di una struttura che renda agevole l’accesso a finanziamenti pubblici e/o privati, il tutto in funzione del raggiungimento di standard sempre più elevati nell’erogazione dei Servizi LTC.
È dunque in un tale ambito, e al fine di meglio perseguire i citati obiettivi, che Casdic – a continuazione e completamento delle attività di assistenza dalla stessa svolte a favore di soggetti che siano colpiti da eventi imprevisti ed invalidanti tali da comportare uno stato di non autosufficienza (Long Term Care) ed al fine di ottimizzare la gestione di tali servizi – ha ritenuto opportuno provvedere alla segregazione del Patrimonio LTC, conferendo tale patrimonio ad una fondazione costituita da Casdic medesima denominata, appunto, “Fondazione per la Long Term Care dei Dipendenti del Settore del Credito”.
La scelta dell’istituto della Fondazione, che tra l’altro prevede il diretto controllo governativo, nasce, quindi, dall’esigenza di dotarsi di una struttura organizzativa con un’adeguata specializzazione in grado di perseguire una gestione finanziaria efficace ed efficiente, finalizzata al perseguimento di un rendimento e di un rischio coerente con le finalità di assistenza stabilite dalle parti sociali, che sono le fonti istitutive dei servizi LTC.
Il modello organizzativo adottato dalla Fondazione LTC, così come definito e articolato nell’Atto Costitutivo e Statuto è tra l’altro in grado di garantire:
- una piena autonomia giuridica, patrimoniale, e contabile-amministrativa del Patrimonio LTC, che, a seguito del conferimento nella Fondazione LTC, diviene definitivamente e irrevocabilmente destinato all’erogazione dei Servizi LTC in favore degli aventi diritto, ai sensi di quanto previsto dagli strumenti della contrattazione collettiva;
- il perseguimento di una sempre maggiore specializzazione nell’erogazione dei Servizi LTC, anche attraverso lo sviluppo di opportune attività di formazione, istruzione, ricerca, la cui implementazione tramite la “Fondazione Casdic per l’LTC” potrebbe più agilmente avvenire anche attraverso la collaborazione, e la raccolta di fondi, presso soggetti, pubblici e privati, attivi nel comparto socio-assistenziale;
- l’efficientamento della gestione finanziaria del Patrimonio LTC, grazie all’attivazione di adeguate procedure, anch’esse previste nello Statuto;
- l’implementazione di processi di governance e di controllo del rischio adeguati e coerenti rispetto al patrimonio gestito;
- il mantenimento della rappresentatività delle fonti istitutive di parte sindacale e di parte datoriale all’interno degli organismi collegiali di governo della Fondazione LTC secondo criteri di pariteticità, in quanto verrà replicato il livello di rappresentatività delle fonti istitutive, già rappresentato negli organismi collegiali di governo della Casdic.