Il complesso si colloca entro un insieme di eccezionale rilievo sia paesistico che storico – monumentale. Risulta infatti incuneato tra i complessi religiosi della Basilica Minore di Sant’Agnese e della Chiesa di Santa Costanza, nelle immediate adiacenze della Basilica Costantiniana, fuori Porta Pia lungo la via Nomentana. Si tratta di un contesto che, seppur ormai di fatto “centrale” rispetto alla città, e a questa peraltro eccellentemente collegato anche attraverso i mezzi di trasporto pubblico, conserva ancora in buona misura i caratteri del paesaggio del suburbio di Roma (fig. 1 – Veduta a volo d’uccello del contesto paesistico: sulla destra la basilica di Sant’Agnese, sulla sinistra Santa Costanza e alle spalle la basilica Costantiniana), con tessuti di ville e giardini che gradualmente, nel corso del Novecento, si sono sviluppati sostituendosi all’originaria strutturazione territoriale storica a vigne, orti e casali. Si veda, a riguardo, il confronto tra due cartografie storiche, la prima del 1839 redatta a cura della Congregazione del Censo (fig. 2 – del Censo, CARTA TOPOGRAFICA DI ROMA E DINTORNI NEL 1839) e la seconda del 1924 redatta per conto del Comune di Roma dall’Istituto Geografico Militare (fig. 3 – Istituto Geografico Militare per il Comune di Roma, PIANTA DI ROMA E SUBURBIO NEL 1924). Nella prima le presenze edilizie sono prevalentemente isolate e quasi soltanto allineate lungo i margini della via Nomentana; nella seconda gli edifici sono più numerosi e cominciano a configurare porzioni di veri e propri tessuti a densità rada, alcuni lungo i margini della strada e altri già diffusi a “colonizzare” quella che nel secolo precedente era aperta campagna.
Proprio agli inizi del Novecento risale la più ampia estensione del complesso. La datazione è desumibile da un documento catastale del 1939 (Scheda n. 1532229), ove nella sezione “Notizie relative all’uso, al reddito, alle imposte” si dichiara che “L’unità immobiliare (…) è assoggettata (…) per il I, II e III piano che formano una vecchia torre. Il pianterreno (parte nuova) è esente dall’imposta (…) perché costruita nel 1923”. Tale indicazione appare peraltro confermata anche dalle due cartografie storiche sopra citate, dove compare la torre ma non la più ampia estensione del complesso, presente invece nella Pianta di Roma edita nel 1955 dalla Direzione generale del Catasto e dei Servizi tecnici erariali ( fig. 4 – Direzione generale del Catasto e dei Servizi tecnici erariali, PIANTA DI ROMA NEL 1955).
Allo stato attuale il complesso si articola in un edificio principale, la villa vera e propria, e in una seconda costruzione molto più piccola, una sorta di “dependance” autonoma ma interna al giardino privato di pertinenza; quest’ultimo completa la proprietà ed è direttamente accessibile dalla via Nomentana. Entrambe le costruzioni sono rappresentate sia nella sopra richiamata scheda catastale sia nell’attuale mappa catastale, sebbene con variazioni planimetriche in ampliamento e/o in riduzione rispetto all’attuale conformazione.
L’edificio principale si compone di due parti ben distinte. Il nucleo più antico è costituito dalla torre sopra richiamata, molto probabilmente di origine medievale, che si eleva per tre piani oltre quello terreno e si completa con un terrazzo di copertura accessibile, dal quale sono godibili visuali aperte a 360° che spaziano dall’immediatezza dei contigui complessi monumentali (Sant’Agnese, Santa Costanza, Basilica Costantiniana) fino alla grande profondità della città da un lato e delle pendici dei Castelli con i rilievi a questi contermini dall’altro. Alla torre è anteposto un corpo a un piano che funge da hall, con un grande camino addossato alla parete principale. Questa hall costituisce insieme con una breve scala il raccordo tra la torre e la parte più ampia, novecentesca, che si sviluppa su un solo piano, rialzato rispetto al piede della torre, in forma di rettangolo molto allungato con asse longitudinale parallelo alla direttrice della via Nomentana. L’edificio principale è completato da due corpi a un piano con funzione di ingresso, l’uno anteriore e l’altro posteriore, entrambi con copertura trasparente ed entrambi realizzati negli ultimi anni.